Apple scalda i muscoli per la sfida su realtà virtuale ed allargata

realtà aumentata

Con molta prudenza Apple sta svolgendo un complesso cronoprogramma che le permetterà di lanciare il prossimo anno il suo primo visore M/R (V/R e A/R). A Cupertino, ancora una volta, si mira in alto e, evitando le mezze misure, si punta decisamente al top della categoria. Pur essendo consapevole che i prezzi saranno decisamente più alti dei concorrenti, l’azienda con la mela continua a mettere in atto la sua politica di sempre, producendo i suoi gioiellini che sintetizzano l’uso di materie prime eccezionali con tecnologia d’avanguardia che sfiora talvolta la fantascienza. La produzione del sofisticato supporto inizierà il prossimo anno. Ma sarà solo il punto di partenza per realizzare un progetto, a medio-lunga scadenza, davvero ambizioso.

Parliamo di Apple Glass i cui step di produzione prevedono, nel 2023, la nascita degli occhiali smart V/R per arrivare in una decina d’anni alle futuristiche lenti a contatto A/R. Il visore di marca californiana prevede due display 8K che offrirebbero risoluzioni d’immagine ben superiori agli omologhi supporti della concorrenza (Oculus di facebook e Play station VR di Sony). La mela statunitense punta ad una produzione piuttosto limitata del nascituro visore (sono previsti circa 250.000 esemplari) ma sarà quel che basta, almeno per il primo anno, per inserire in modo graduale gli adepti di Cupertino in una realtà tutta nuova. L’offerta lancio, sul mercato dell’hi-tech, dovrebbe aggirarsi intorno ai 1000 euro.

Vediamo i dettagli. Il supporto sarà dotato di ben 15 fotocamere atte alla creazione di realtà virtuale e allargata. L’attuale peso di circa 2/300 grammi mette alla prova il team di Apple che si ripromette di portarlo a 100/200. Un peso molto inferiore rispetto a quelli offerti dalla concorrenza. L’analista Ming-Chi Kuo sostiene che si tratterà di un dispositivo portatile ma non mobile, come l’iphone. Disporrà di una sufficiente capacità di elaborazione e di autonoma memoria. Il casco, come lo definisce Kuo, sarà di sicuro mobile quando la tecnologia che lo riguarda sarà ancor più sofisticata. La giapponese Sony sarà la fornitrice dei display prima citati.

Che saranno di tipo micro Oled, già ampiamente collaudati e di sicura affidabilità. Si sa pure che il visore di Apple molto probabilmente comunicherà con IPhone attraverso la tecnologia wireless a corto raggio. Il supporto si avvarrà di un microprocessore che, per la sua elevata potenza, richiede l’ausilio di una mini ventola. Sarà accattivante anche il design dello schermo, morbidamente curvo.